Pane nero
! - Quasi fossi un barone - rispondeva lui - che può fare quello che gli pare e piace! I fratelli, che erano come le dita della stessa mano finchè
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, gongolava, guardando i capelli rossi della sposa, il filato, e tutta l'allegria che ci era per lui quella domenica. Il camparo, col naso rosso
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avrebbe a pensar lui a mantenermi. La mamma, poveretta, si metteva di mezzo, colle buone; ma era donna di poche parole, e non sapeva far altro che
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dietro alle orecchie i capelli color d'oro, e le guance che ci avevano la peluria fine come le pesche, e lui le guardava gli occhi celesti come il fiore
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guardarsele lui, se non fosse stata la paura della malaria. Poi voleva fare quell'opera buona di dar pane all' orfanello di compare Nanni per
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lo facevano aggobbire, e gli davano dei cattivi sogni la notte, diceva lui. Lo pigliava pei capelli, come un cagnuolo, e sentiva un certo piacere a
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paese a chiamare il fratello; e certo a quell'ora sarebbe qui con lui, ed anche Lucia e la cognata. Allora la mamma cominciò a parlare, ma non si
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Accademia della crusca
